INCHIUVATU - Piccatu

Piccatu

 

After four years INCHIUVATU is back! 'Piccatu' is third official album from the creative mind of Agghiastru. A masterpiece of music with a mix of death/black metal and sicilian influences.
L'oscuro dischetto si apre con 'Lustru' e qui Agghiastru si diverte ad inscenare il parto della madre...brividi! Poi è la volta di una sana dose di black/death, 'Cunsumu', tiratissima, d'impatto...la strofa ha un lento tempo valzer ammaliante. Nel ritornello, ovvio (?) il tutto diventa tango! Per poi tornare su ammicanti sonorità valzer. Un Pazzo! 'Piccatu', sempre tiratissima, è una song autobiografica, e qui più che in altre è riconoscibile tutto il percosso musicale dell'artista e il sound di Inchiuvatu. Terrificante nel centro il pianto del neonato su una base di malinconico pianoforte...Uno dei pezzi migliori! 'Maleficu' parte con uno stupendo e nero arpeggio terzinato, poi infuria la tempesta dopo chirugiche stoppate. Segue un rallentamento con una delle più belle parti di flauto che ho sentito finora, mentre la chitarra (rigorosamente a 7 corde) tesse una melodia che a me ha ricordato qualcosa dei Morbid Angel. 'Animacula' (anima-macchiata) segue un po' le orme di 'Addisiu'. C'è la voce femminile, ammaliante e decadente, che ci fa precipitare nel vortice di un tempo cadenzato e psicotico...ma non finisco qua le sorprese...'Vattiu' è uno dei pezzi più semplici e diretti, ha delle evidenti influenze death e in linea di massima i tempi di batteria sono cadenzati; bello il break di flauto sul gioco di doppia cassa alla Dimmu Borgir. 'Ciuri Sacrificatu' ha un incedere lento per tutta la durata del brano, chitarre arpeggiate, un piano in un crescendo malinconico, e nel finale tutto si ravviva con una ballata simil folkloristica. 'Eva' è un capolavoro! Posizionato in chiusura a ribadire il grande ritorno di Inch, non si fa mancare nulla. Inizia tiratissima, con un'intrigante melodia medio-orientale, poi terzinato, poi una serie di stop 'n go ci trascinano in un superbo ritornello death 'n roll, per aprirsi in una parte armoniosa e suadente di archi, sitar, dove Eva è intenta a "giocare" col serpente. Si riprende un tempo cadenzato potente e strascinante, colmo di odio e disperazione, e poi l'esplosione nel finale...Grande! 'Curù' è una malinconica riflessione sulla vita, eseguita solo al piano e voce, che, "...puntualmente invecchia e muore." queste le parole di Agghiastru, che credo punti molto su quest'altra anima del suo progetto. Un album d'avere e godere.

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