INCHIUVATU - 33

33 (EP only cd-r)

'33' è un lavoro di ''riconciliazione'' col passato. Già in 'Miseria' Agghiastru aveva buttato prepotentemente uno sguardo ai primi tempi del progetto, senti 'Nenia II', 'Impura' o 'Schiuvatu' e in questi 6 nuovi brani c'è parecchio delle intenzioni che resero grandi 'Addisìu'. C'è la parte più black metal selvaggia, ma anche quella pianistica e romantica. Trentatré colpi di martello su di un chiodo ci introducono alla canzone vera e propria, '33', ossia gli anni di Agghiastru nel 2008, momento in cui la riflessione si rende necessaria. Momento nel quale l'uomo si trova a fare un po' i conti col passato "trentatré lacrime ho pianto asciutte, trentatré soli ho spento nel cielo, trentatré occhi al buio non guardarono come lesta la vita muore" ecco un estratto dalla song, rigorosamente in siciliano, che mette in luce le inquietudini del cantastorie. Ritmo terzinato, cantilene alla Inchiuvatu più macabro, e tanto fiscalettu che 'allegro', si fa beffa con la sua melodia, delle amare riflessioni. Anche la successiva 'Funnu' ha le stesse intenzioni musicali e con una triste riflessione sulla malattia e la vecchiaia, ed è una goduria per i fan del primo periodo, perché oltre alle atmosfere, Agghiastru ha pensato bene di usare dei suoni più grezzi e vicini al primo periodo. Ma ecco 'Nura' il piano accenna un valzer alla Agghiastru e macabri sussurri ti trascinano in un vortice di drammatica lussuria. 'Trunìa' ritorna su sentieri folk black metal selvaggi e in conclusione 'Chiantu' riprende le sperimentazioni vocali e pianistiche di 'Avìa' contenuta in 'Miseria. Ancora colpi di martello che inchiodano (te stesso) un chiodo alla vita ritornano a chiudere questo intenso lavoro artistico dell'ulivo selvatico siciliano. Un'altra cosa interessante è che l'incartamento del dischetto è fatto a mano da Agghiastru su carta pergamenata con tanto di cimeli, chiodi e rami d'ulivo.



Copyright © 2013 INCH Productions