AGGHIASTRU - Disincantu

 

Tredici nuove tracce pregne di malìa sicula elettrificata. Le tematiche sono sempre legate al carattere melodrammatico dell’essere siculo, dove ironia e amarezza raggiungono equilibri inattesi, spesso celati da maschere. Si parla ancora di amore andato a male e della vita finita peggio. Di spose che, per una ragione o per un’altra, naufragano ancor prima di arrivare all’altare. “BIANCO VERGINALE”, “IDDA (lei)”, oppure la canzone dedicata  a Medea "MIA DEA", personaggio inquietante e intrigante, sposa triste della mitologia greca. Un brano è ispirato all’Agnese del film ‘Sedotta e Abbandonata’ di Pietro Germi "FIORI d'ARANCIO e CRISANTEMI". "FUI'" narra di una fuitina (fuga d'amore sicula) dove a fuggire non è la ragazza, ma l'amore dal suo cuore. Umorismo nero in "CAMPARI" uno strambo twist dove si mette in evidenza la differenza sostanziale tra il 'vivere' e il più siciliano 'campari'. Ci sono anche personaggi pirandelliani ed eccentrici come Filippo Bentivegna, uno scultore emigrato nell'America degli anni '30 che, ritornato pazzo nella sua isola inizia a scavare nella terra tunnel chilometrici e a scolpire migliaia di teste nella pietra infocata dal sole, senza ragione alcuna, "'ULA ARSA". O il cantastorie Saru, detto il mantice, perché col mantice della propria fisarmonica incantava tutte le donne del paese, ma non conosceva il reale sentimento dell'amore "SARU MANTICI".

Tra i vari ospiti che musicano 'Disincantu', Agghiastru come sempre suona tutti gli strumenti possibili CESARE BASILE e parte della sua band, MARCELLO CAUDULLO, LUCA RECCHIA, e poi il braccio 'sinistro' di Agghiastru ROSARIO BADALAMENTI.



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