Il 18 maggio pubblichiamo un nuovo spazio web dedicato interamente ad Inchiuvatu, ed eccomi qui a chiedere ad Agghiastru di fornirci più ampi dettagli.

Iniziamo col rispondere ad una domanda semplice semplice. Perché un nuovo sito dedicato ad Inchiuvatu? E sarà così anche per tutti gli altri progetti?

Ultimamente abbiamo discusso molto sul futuro della nostra Mediterranean Scene. Siamo giunti a conclusione che bisogna riorganizzare un po’ tutto, e questo perché oggi siamo principalmente operativi da Torino e Milano, ad Agrigento è rimasto ben poco e son passati quasi 20 anni dalla fondazione. I progetti sono diventati 19, e c’è parecchia altra gente che collabora con noi. Dal 2010 stiamo cercando di sviluppare anche qualcosa con la Taurina Rec., e in parte ci stiamo riuscendo. Parte della Scena, vecchia e nuova, dovrà avere maggiore spazio e supporto, e sarà affidata a te, Rosario Badalamenti, Ossarium, Fabrizio. Insomma, io cercherò di dedicarmi maggiormente al mio progetto solista, in stand-by dal 2008, e ad INCHIUVATU, sarà necessario quindi avere maggiore spazio, e distinto. Riguardo agli altri progetti, al momento, non avrebbe senso avere altri 17 siti. Per cui rimane il sito dell’etichetta per tutti, ma per INCHIUVATU e AGGHIASTRU, che sono i progetti più ‘importanti’ e attivi, è necessario altro.

Dunque, su INCH PRODUCTIONS.COM, da sempre website della Mediterranean Scene, saranno approfonditi e supportati i restanti progetti, mentre su INCHIUVATU.COM, cosa pensi di aggiungere rispetto ai contenuti già espressi sul nostro vecchio sito?

Per Inchiuvatu è tempo di rinnovamento. È un buon momento per il progetto ma necessita di tutta l’attenzione possibile. È venuto fuori un nuovo logo, da affiancare al vecchio, e anche il nuovo EP Via Matris sarà un nuovo interessante ‘inizio’. Il viso della trinacria è stato vinto da una testa di Vitello. Ma su questo nuovo spazio voglio anche aggiungere alcune riflessioni su temi che influenzeranno il processo di scrittura della nuova musica di Inchiuvatu. Per esempio. Ultimamente sto praticando parecchia gente vegana, e voglio approfondire l’argomento. Io per primo non mangio derivati animali da tempo. Voglio parlare di religione, ma stavolta di Islam ed Ebraismo. Facile scrivere l’ennesima canzonetta catto-black metal, ma non quando si tratta di religioni così diverse e ostiche rispetto alla nostra. Voglio parlare di arte, di moda, di suono.  E ti posso garantire che c’entra tutto. Perché oggi la musica è proprio finita. Conta, ma più di ogni altra cosa è importante la riflessione, l’argomentazione e la personalità dell’artista che si coinvolge in questa comunità, cementata nel tempo dal possesso di un CD da parte di un ragazzo. Penso che un artista, anche musicale, non possa più sottrarsi dall’offrire ai propri fan un punto di riflessione sulle tematiche ambientali, per esempio. E ripeto, tutto ciò influenzerà la scrittura della musica, della poesia e del suono. Chi non vuol comprendere queste mie parole, vada altrove. C’è tanto spazio.

Non è un mistero che la Mediterranean Scene tutta non abbia mai rincorso la notorietà, e mi sembri sempre più radicale in proposito. Su web-zine e giornali sempre poche news, recensioni e interviste…

Non sono radicale. Io non campo sui guadagni di chi compra i dischi o viene ai pochi concerti che faccio. A volte mi chiedo perché mai, alcuni, hanno interesse per quello che faccio… Perché probabilmente, manifestando la mia sincerità, si sentono trattati con rispetto. Ed io per primo amerei un certo rispetto dagli artisti che seguo. Ma spesso e volentieri è un porcaio di ipocrisie. Non abbiamo bisogno di mostrarci a tutti i costi, o di far sapere al mondo ogni nostra stronzata quotidiana. Quel che facciamo importa in primis a noi stessi, se poi altri se ne interessano, ci seguano in rete, nei nostri spazi e con i nostri tempi. Ormai possiamo dirci indipendenti in tutto e per tutto, anche grazie a internet. Non so, ma se ho in mente qualche notizia la pubblico su facebook, che senso ha mandarla a tremila web-zine, se sei interessato, e non vuoi andare almeno una volta al mese nei nostri siti, metti un like e saprai molto più velocemente. Insomma, oggi puoi crearti la tua informazione personalizzata.

Il sito è ancora in costruzione. Mancano le parti di biografia, discografia eccetera.

Non è necessario fare un sito classico. Sto pensando a come realizzarlo assieme a Tati, magari qualcuno di voi può anche darci dei suggerimenti sulla nostra pagina facebook. Per esempio, credo sia interessante avere uno spazio in cui analizzare i testi. Molti sono complessi, ironici o poetici, ma ovviamente l’uso del dialetto e lo screaming,  non rendono facilmente comprensibile ai più ciò che scriviamo.

Come prima cosa abbiamo pubblicato una tua lunga intervista che analizza quel che è successo per Inchiuvatu dal 2008, fino ad arrivare ad INRI… ma niente Via Matris, al momento…

Sì, mi piaceva raccontare e rendere pubblico quel che è successo da 33 in poi. Mentre INRI è stato un grande passo in avanti che necessitava di un approfondimento in sede di intervista. Per Via Matris ti saprò dire tra qualche giorno… ma per il Venerdì Santo di quest’anno è stato comunque rispettato l’annuncio di nuovo materiale che è pronto al 90 per cento. Poi vi spiegherò anche di questo vistoso ritardo... ma perché avere fretta? Andate in qualche bel posto?

- marco ardagna INCH Productions staff

 

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