INCHIUVATU - Viogna

In the ‘puppet theatre’ Agghiastru stages the shame of the human beings. Majestic atmospheres near to the symphonic black metal. Post/Folk/Black

Inchiuvatu è il progetto più importante di Agghiastru. E’ uno stato d’animo, è il nome dell’etichetta discografica attorno a cui ruotano tutte le sensazioni della Scena Mediterranea. ‘Viogna’ è il secondo cd! Un album ricco di sfumature, infatti Astru ha voluto evidenziare tutte le possibili soluzioni sonore che si possono adottare con Inch. Dalla micidiale ‘Iva’ alla suite ‘Viogna’, ma anche la drammatica ‘Agghionna e Scura’ o la schizzoide ‘Anti CC’. E’ come se Agghiastru volesse mettersi alla prova, una sorta di sfida con se stesso all’ultima idea musicale. Articolato è pure il concept, legato alle vicende del ‘Teatrino della Vergogna’ dove si prende in esame la natura umana ai limiti del patetico. Nel 1° atto il Dramma della vita, l’arte come mezzuccio per alleviare i suoi dolori, e quindi maschera. Nel 2° ricompare il ‘peccato’ si riparte da ‘Ave Matri’ per ampliare le vicende della ‘vergine’ in una storia che ancora non trova epilogo. Nel 3° c’è una spietata critica all’ipocrisia cristiana e un chiaro invito alla ribellione. Decisamente più feroce rispetto ad ‘Addisiu’ e per certi versi meno folk, ma in realtà credo che Astru abbia voluto ‘impastare’ meglio gli aspetti folk, black, arrivando ad una definizione sonora unica. Molti diranno un disco di transizione, altri un capolavoro, che sicuramente, insieme ad ‘Addisiu’ rappresenta la rampa di lancio per il 3° cd. Grandi le interpretazioni delle voci femminili, e le maestose e terrificanti atmosfere da teatrino, chitarre iper veloci, e ritmi ossessivi. Una stravaganza del cd è dovuta alla partecipazione degli Astimi, che con delle sequenze in ‘Viogna’, ‘Agghionna e Scura’ e ‘Lamia’ rendono il viaggio un ulteriore discesa verso gl’Inferi. Un lavoro straodinario, l’essenza del peccato, la conferma della genialità di Agghiastru, ora e per sempre...